Chi siamo
Il Parco Scientifico e Tecnologico dell’Alto Lazio è il soggetto avente finalità pubbliche e senza scopo di lucro, che promuove l’ecosistema dell'innovazione e ne indirizza il processo di costruzione e funzionamento. Allo scopo di favorire questa evoluzione della propria missione, il PST:
- approfondisce e propone nuovi filoni di ricerca e sviluppo, con l’apporto prioritario del suo socio accademico UNITUS, coinvolgendo anche altre università e centri di ricerca sui temi dell’innovazione della filiera agroalimentare, dell’agricoltura digitale, della filiera olivicola olearia, dell’energia e della mobilità sostenibile, e dello sviluppo sostenibile delle aree interne;
- avvia e gestisce la procedura formale di identificazione dei Partner privati;
- promuove e gestisce i negoziati e gli accordi interistituzionali finalizzati a garantire l’accesso ai programmi pubblici di agevolazione per attività di formazione, ricerca, innovazione e sviluppo produttivo;
- da impulso ad iniziative e progetti innovativi, propri o delegati dai soci e da altri enti pubblici e privati;
- favorisce la realizzazione di azioni innovative, con particolare attenzione alle aree del cratere e, in esse, ai comuni maggiormente colpiti;
- apre il proprio capitale sociale alla partecipazione di Enti e Fondazioni senza scopo di lucro, che abbiano finalità pubbliche ed interesse alle tematiche oggetto delle attività del Parco. .
La storia
Il Parco Scientifico e Tecnologico dell’Alto Lazio è stato costituito il 7 dicembre 2005 come Società Consortile per Azioni sulla base di una legge regionale (LR 49/93) che incentivava e promuoveva la nascita sul territorio laziale di strumenti che favorissero i processi di sviluppo locale, attraverso i principi della innovazione e della ricerca. Dopo una complessa fase di start-up, dovuta alla presenza di numerosi soggetti rappresentativi dei territori di riferimento e di enti locali (in particolare le Provincie di Rieti e Viterbo), l’attività del PST è stata focalizzata principalmente sul trasferimento tecnologico e sul supporto alle imprese per programmi di innovazione tecnologica ed in tal senso ha promosso e gestito nel corso degli anni alcune iniziative finanziate dalla Regione Lazio con l’essenziale contributo dell’Università della Tuscia.
La gestione commissariale del socio di maggioranza del PST, avviata nel mese di aprile 2019, si è orientata a riproporne l’utilizzo come strumento di promozione ed innovazione del territorio reatino ed ha contribuito a sostenere l’idea che il PST, rinnovato nell’approccio e nella governance, potesse fornire sostegno allo sviluppo di iniziative innovative centrate sui principi dell’economia circolare. Attualmente PST possiede forma giuridica di società consortile a responsabilità limitata ed è partecipata dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio per il 60% al capitale sociale e dall’Università della Tuscia per il restante 40% al capitale sociale. Date le caratteristiche e l’assetto societario è a tutti gli effetti da considerare strumento operativo dei soci.
Visione strategica e missione operativa
L’ecosistema di innovazione aperta promosso da PST, in sinergia con i partners, è focalizzato sui temi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile delle aree interne, allo scopo di promuovere un sistema stabile di cooperazione tra i molteplici attori dell’innovazione (università, centri di ricerca, start-up e PMI innovative, spinoff della ricerca, grandi corporate, acceleratori d’impresa, venture capital, istituzioni pubbliche) e di favorire lo sviluppo di competenze specialistiche e professionalizzanti, la promozione di nuovi filoni di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, la costruzione di qualificati partenariati pubblico-privati per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile, la nascita e il consolidamento di imprese innovative, l’attrazione nel territorio di investitori, operatori economici e grandi player dell’innovazione.